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Sicurezza sul lavoro: non è sufficiente il richiamo al verbale ispettivo per condannare il datore

In materia di sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione ha affermato che, nel corso della causa giudiziale, non è sufficiente richiamare i fatti contenuti nel verbale ispettivo per condannare il datore di lavoro per le mancanze sulla sicurezza nel cantiere edile, ma è necessaria una valutazione critica di tali elementi.Nella Sentenza n. 49168 del 14 dicembre 2015, infatti, i giudici della Corte Suprema hanno chiarito che 'l'obbligo di motivazione non può ritenersi assolto con la mera elencazione descrittiva degli elementi di fatto, occorrendo invece una valutazione critica ed argomentata delle fonti indiziarie singolarmente assunte e complessivamente considerate' al fine di poter giungere alla condanna, o meno, del datore di lavoro. I giudici di seconde cure, pertanto, sono inadempienti all'obbligo di motivazione e, di conseguenza, la Cassazione ha loro rinviato la questione.

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