No al licenziamento del dirigente per raggiungimento dell'età pensionabile
In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito l'illegittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dirigente soltanto perché ha raggiunto l'età pensionabile, in quanto nel settore privato il rapporto lavorativo non si estingue automaticamente al compimento di determinate età o al raggiungimento di requisiti pensionistici.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 7899 del 17 aprile 2015, ha precisato che è da considerarsi nulla la previsione contrattuale secondo cui il rapporto si risolve in via automatica (senza obbligo di preavviso e di erogare la corrispondente indennità sostitutiva) al raggiungimento della massima anzianità contributiva e, pertanto, il datore deve risarcire al lavoratore il danno sofferto in misura pari alla retribuzioni che avrebbe percepito se il contratto fosse giunto a scadenza naturale.