No al licenziamento del dipendente per un'accesa discussione con il superiore
In materia di licenziamento disciplinare, la Corte di Cassazione ha statuito l'illegittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che ha avuto un'accesa discussione con il superiore, senza alcuna aggressione verbale. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 4884 dell'11 marzo 2015, ha precisato che l'illecito commesso non è così grave da giustificare la sanzione espulsiva, in quanto non sussiste il grave inadempimento dei doveri di diligenza e fedeltà.