Licenziabile per rimborsi carburante contraffatti anche se il ddl lo scopre a distanza di tempo
Con la Sentenza n. 10069 del 17 maggio 2016 la Corte di Cassazione è intervenuta in merito alla licenziabilità del dipendente che ha gonfiato gli importi del rimborso carburante, nello specifico caso in cui l'azienda scopra a distanza di tempo l'illecito.Nel caso prospettato la Suprema Corte ha sentenziato la liceità del licenziamento, in quanto non riconosciuto sproporzionato rispetto all'illecito e non sussiste la necessità della tempestività della contestazione e del conseguente recesso.