Giustificato motivo oggettivo illegittimo se, oltre alla soppressione del posto, il datore non documenta anche l'impossibilità di repechage
Con la Sentenza n. 12101 pubblicata il 13 giugno 2016 la Suprema Corte entra nel merito della legittimità di un licenziamento per giustificato motivo oggettivo legato alla soppressione del posto di lavoro occupato dal licenziato.In particolare, la Corte di Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro deve documentare, non solo la reale soppressione del posto di lavoro, ma anche il tentativo e la conseguente impossibilità di riallocare il licenziato presso altra posizione aziendale analoga, pena l'illegittimità del licenziamento.