Conversione del contratto a termine nonostante accettazione senza riserve del TFR
Secondo la Corte di Cassazione l'accettazione 'senza riserve' del TFR da parte del lavoratore, una volta scaduto il contratto a tempo determinato, non implica necessariamente la volontà di scioglimento consensuale del rapporto lavorativo. L'inerzia del lavoratore dopo la scadenza del contratto, che non avanza alcuna pretesa per cinque anni, è insufficiente ai fini della sussistenza di una risoluzione del rapporto e, pertanto, nell'ipotesi di apposizione illegittima del termine al contratto è possibile l'assunzione a tempo indeterminato. Nello specifico la Suprema Corte, con l'Ordinanza n. 2048 del 4 febbraio 2015, ha precisato che per la configurabilità di una risoluzione del rapporto per mutuo consenso 'è necessario che sia accertata una chiara e certa comune volontà delle parti medesime di porre definitivamente fine ad ogni rapporto lavorativo.'