Sanzione valida se non è dimostrata la violazione dei termini di difesa da parte del datore
In tema di licenziamento disciplinare, la Corte di Cassazione ha statuito che il provvedimento espulsivo per le assenze ingiustificate sul lavoro è valido, qualora il dipendente non dimostri che il datore non ha osservato i termini per il diritto alla difesa. La Suprema Corte, con la Sentenza n. 5714 del 20 marzo 2015, ha precisato che nel caso specifico il CCNL stabilisce dieci giorni per il lavoratore per la presentazione delle giustificazioni, mentre quello di comunicazione del provvedimento decorre dalla scadenza dei cinque giorni successivi alla data di ricevimento e che tali termini sono stati rispettati dal datore, determinando il rigetto del ricorso.