Riconoscimento della qualifica di dirigente senza l'investitura formale del datore
Secondo la Corte di Cassazione per il riconoscimento della qualifica dirigenziale non è necessaria l'investitura formale da parte del datore di lavoro, in quanto l'inquadramento deve corrispondere soltanto alle relative mansioni svolte di fatto senza essere subordinato ad atti unilaterali del datore. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 18165 del 16 settembre 2015, ha sottolineato che va considerato un vero dirigente soltanto l'alter ego dell'imprenditore, che ha poteri e discrezionalità tali da influire sull'organizzazione complessiva dell'azienda.