Requisiti dimensionali: quando la prova del datore non è ammessa
In materia di attestazione dei requisiti dimensionali, la Corte di Cassazione ha chiarito che deve considerarsi non ammissibile l'allegazione delle visure camerali e delle attestazioni INPS al fine di certificare il requisito dimensionale, in una fase successiva alla costituzione nel primo grado di giudizio.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 10016 del 16 maggio 2016, ha precisato che l'ammissione di nuovi documenti è condizionata al fatto che gli stessi abbiano una particolare efficacia dimostrativa e siano ritenuti indispensabili per la decisione della controversia da parte del Giudice, cosa che non è ravvisabile nelle visure camerali e nelle attestazioni INPS, in quanto contenenti informazioni basate su dati comunicati dal datore di lavoro.