Non responsabile per la morte del lavoratore il datore che ha nominato il preposto
In tema di infortuni sul lavoro, la Corte di Cassazione ha statuito che non può essere condannato per omicidio colposo per l'incidente mortale occorso all'operaio il datore, che ha nominato un preposto adibito a far osservare le norme di sicurezza, senza nemmeno considerare l'abnormità del comportamento del lavoratore deceduto.La Suprema Corte, con la Sentenza n. 22837 del 31 maggio 2016, ha precisato che la titolarità di una posizione di garanzia non determina, al verificarsi dell'evento, un automatico addebito di responsabilità colposa a carico del garante, dal momento che vanno verificati in concreto la sussistenza della violazione di una regola cautelare, la prevedibilità e l'evitabilità dell'evento dannoso, nonché la sussistenza del nesso causale tra la condotta del garante e l'evento stesso.