Licenziamento per indisponibilità allo svolgimento di mansioni inferiori
In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del lavoratore che, dopo la soppressione del suo posto di lavoro, rifiuta il mantenimento dell'occupazione non rendendosi disponibile a svolgere mansioni inferiori. Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 23791 del 20 novembre 2015, ha precisato che il licenziamento è giustificato, in quanto l'interessato non è stato in grado di dedurre l'esistenza di una collocazione equivalente all'interno dell'azienda in fase di ristrutturazione, a nulla rilevando le assunzioni effettuate dal datore in epoca antecedente al licenziamento, riguardanti profili professionali non compatibili.