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Licenziamento: i motivi di illegittimità non possono essere aggiunti alla domanda in corso di giudizio

In materia di licenziamento illegittimo, la Corte di Cassazione ha chiarito che, ai fini dell'ammissibilità della domanda proposta dal lavoratore, è necessario che i motivi di illegittimità risultino tutti addotti in sede di domanda proposta e non a fronte di successiva integrazione in corso di giudizio.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 5582 del 22 marzo 2016, ha precisato che ai fini della legittimità della domanda del lavoratore l'eventuale motivo discriminatorio, posto a base del licenziamento, non ne determina la considerabilità ai fini dell'illegittimità da parte del giudice, se non addotto nella domanda inizialmente proposta dal dipendente. Non vale a tali fini la successiva integrazione della domanda.

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