Licenziamento discriminatorio: provvedimento nullo indipendentemente dalla richiesta del lavoratore
In materia di licenziamento discriminatorio, la Corte di Cassazione ha chiarito che la nullità del provvedimento espulsivo risulta indipendente dalla richiesta di accertamento da parte del lavoratore.Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 10834 del 26 maggio 2015, ha precisato che, ai fini dell'annullamento del provvedimento espulsivo, non risulta necessario che il lavoratore richieda che il giudice effettui l'accertamento sulla sussistenza dei presupposti della discriminazione. Tale verifica, secondo la direzione imposta dalla disciplina comunitaria e recepita sia dalla Legge Fornero che dal Jobs Act, opera obbligatoriamente d'ufficio da parte dell'organo giudicante.