Conversione del contratto di opera professionale in lavoro subordinato
La Corte di Cassazione ha statuito che il contratto di opera professionale va convertito in un rapporto di lavoro subordinato, nel caso in cui l'attività sia compiuta sotto la vigilanza del datore di lavoro e su una postazione fissa. Con la Sentenza n. 3303 del 19 febbraio 2016, la Suprema Corte ha ribadito l'irrilevanza del nomen iuris utilizzato dalle parti, in quanto assumono prevalente rilievo i dati fattuali concernenti le caratteristiche e le modalità delle prestazioni, visto che la tutela relativa al lavoro subordinato non può essere elusa mediante una configurazione pattizia non rispondente alle reali modalità di esecuzione del rapporto.